Umberto, Salerno
Stampare in serigrafia su policarbonato
Schede di sicurezza degli inchiostri per serigrafia
Franco, Citta Della Pieve
Inchiostro per la stampa di borse in serigrafia
Michele, Ariano Irpino
Inchiostro per stampa di shopper plastificate
Antonio, Ariano Irpino
Non ho capito bene la domanda, quindi prendo in considerazione due possibilità: 1- Vuole stampare su shopper in carta: per fare questo può usare due inchiostri vinilici come il Quasar Serimat (a finitura opaca) o il Quasar Serigloss (a finitura lucida). 2- Vuole sovrastampare una plastificazione esistente: dipende dal materiale utilizzato per la plastificazione; può provare con Quasar Seriprop stendendo, se necessario, il Promotore di Adesione. E’ necessario però fare qualche prova preventiva.
Ottenere qualità fotografica nella serigrafia su carta
volevo sapere se con una tela da 165 fili è possibile ottenere una qualità fotografica se stampo su carta.
A tale fine vorrei anche sapere che tipo di vernice mi consigliate.
grazie e a presto.
Antonio , Trentino
Se utilizza inchiostri a solvente (vinilici, se stampa su carta) è sufficiente un tessuto a 150 fili per ottenere un’ottima qualità fotografica. Aumentando il numero di fili incontra difficoltà nel passaggio del’inchiostro. Il 165 fili trova applicazione soprattutto nell’utilizzo di inchiostri UV, che richiedono un forno particolare per l’essiccazione. L’inchiostro consigliato per stampa su carta è il Quasar Serimat (a finitura opaca) o il Quasar Serigloss (a finitura lucida).
Inchiostro per stampa cuffie da nuoto in poliestere
Paolo, San Martino buon Albergo (vr)
Non sapevo esistessero le cuffie in poliestere, che è un materiale piuttosto rigido. Normalmente sono in silicone e la loro personalizzazione è piuttosto problematica, in quanto richiede un inchiostro bicomponente parecchio costoso (150 euro/Kg) che noi non trattiamo. Se davvero si tratta di poliestere, allora le consiglio l’inchiostro Quasar Omnialux: è abbastanza elastico, a finitura lucida, monocomponente e resiste in acqua. Può leggere la scheda tecnica sul nostro sito alla voce “Schede tecniche Quasar”, colonna di destra della home page.
Telaio e inchiostro per stampa su mute da sub
sto leggendo con attenzione come funziona la tecnica serigrafica per me completamente nuova. Avrei la necessita’ di stampare monocolore ( bianco) o massimo bicolore su mute subacquee in neoprene foderato, piccoli loghi o nomi. Ovviamente il risultato deve essere robusto.. e neanche a dirlo resistente all’acqua. Che tipo di vernice devo usare e che telaio mi consigliate?Grazie
Giovanni, Messina
Non capisco se lei deve stampare sul neoprene o sulla fodera. Nel primo caso può ottenere risultati di qualità e resistenza media utilizzando il Nyloflex additivato con catalizzatore e spruzzzando preventivamente sul supporto il promotore di adesione del Nyloflex. Oppure con l’inchiostro catalizzato a base acquosa Modatex. Il prodotto va però testato per questa applicazione. Se, invece, intende stampare sulla fodera, va bene il Nyloflex senza catalizzatore.
Serigrafia effetto satinato su acciaio
Dovrei personalizzare degli oggetti piani in metallo ( acciaio inox). Mi piacerebbe realizzare la serigrafia con un effetto tipo satinato in contrasto con il resto del piano che risulta lucido. Esiste un tipo di inchiostro tipo corrosivo? Se no che tipo di vernice bisogna usare?
Giovanni, Messina
Invece che per corrosione, conviene lavorare per applicazione di materiale: si può comporre un inchiostro con effetto satinato utilizzando la base trasparente del’Epoxery bicomponente per metalli, aggiungendo l’apposita polvere che conferisce, appunto, l’effetto satinato. Asciuga senza bisogno di forno.
Come stampare su ceramica in serigrafia
In attesa di risposta vi ringrazio e arrivederci
Francesco, Reggio Calabria
Per serigrafare su ceramica si può operare in due modi: utilizzando inchiostri ceramici, che noi non commercializziamo e che richiedono cottura in forno a temperature prossime ai 900°C; quindi occorre un forno per ceramica, in grado di raggiungere quelle temperature. Oppure utilizzando inchiostri bicomponenti a freddo, che manifestano una discreta resistenza all’abrasione e sono quindi adatti a oggettistica di varia natura. Non sono adatti a: piastrelle calpestabili, tazze o bicchieri che vanno in lavastoviglie. L’inchiostro di questo tipo da noi commercializzato è il Quasar Epoxery.
Diluizione inchiostri vinilici per serigrafia
Cosimo, San Pancrazio Salentino
Non esiste una percentuale fissa di diluizione per gli inchiostri vinilici, come per nessun altro tipo di inchiostro. Molto spesso èaddirittura possibile usare l’inchiostro così come è, tenendo conto che, a causa della sua tixotropia, scuotendolo aumenta la propria fluidità. Solo se necessario e in particolari condizioni di utilizzo (alta temperatura ambiente, tempo asciutto) si diluisce per tentativi, a dosi non superiori al 3% alla volta, e soltanto l’inchiostro che si prevede di utilizzare. La giusta viscosità dell’inchiostro si sente sotto la racla. Sicuramente, per passare attraverso un tessuto a 120 fili, l’inchiostro deve essere piuttosto fluido, ma le ripeto che è impossibile quantificare la diluizione, occorre affidarsi al proprio “naso”.
Classificazione inchiostri per serigrafia
Alessia, Trento
La risposta esauriente dovrebbe essere lunga quanto un trattato. A grandi linee, possiamo dividere gli inchiostri in tre grandi famiglie: 1- A base solvente, per qualunque tipo di materiale, dalla carta al pvc, alle plastiche., al vetro, al metallo. 2- A base acqua, per i tessuti soprattutto in cotone. 3- Inchiostri plastisol, a base di cloruro di polivinile, soprattutto per tessuti e per ottenere gli effetti speciali oggi molto graditi . Ognuna di queste famiglie comprende a sua volta decine di inchiostri, ognuno adatto ad un materiale specifico e in grado di dare un preciso risultato. In linea di massima, gli inchiostri a base solvente asciugano per evaporazione, quindi senza bisogno di forno; quelli a base acquosa, se del tipo “a freddo”, asciugano anche senza bisogno di forno; i plastisol polimerizzano invece solo se scaldati a 160°C per 2- 3 minuti, per mezzo di forni a raggi IR.
Inchiostro serigrafico per aerografia su caschi e t-shirt
Sandro, Genova
Sui caschi in polistirene aderisce bene il Quasar Omnialux, inchiostro a solvente da diluire, nel caso di applicazione a spruzzo, con un apposito diluente molto rapido, il Quasar 290.03; in ogni caso lo strato spruzzato deve essere sufficientemente sottile. E’ buona norma, per migliorare la resistenza allo sfregamento, rifinire con due mani di Omnialux trasparente. Per quanto riguarda le t-shirt, può provare a spruzzare l’inchiostro a base acquosa Texprint mono. Dovrà però usare un ugello più grande, per evitarne l’otturazione. Qui il solvente è l’acqua, quindi le mani devono essere particolarmente leggere. è à ?^ *ç#
Conservazione inchiostro a solvente per serigrafia
Grazie per le risposte
Maurizio, Messina
Una confezione di inchiostro a solvente, una volta aperta, è soggetta all’evaporazione del solvente: è per questo che si deteriora. Per rigenerarla occorre quindi aggiungere solvente e mescolare bene; ovviamente è ottimo accorgimento, dopo l’uso, tappare la confezione il meglio possibile. Dopo avere diluito l’inchiostro con diluente lento, lei può conservare quello avanzato dalla stampa in un recipiente a parte, ben chiuso: questa è la soluzione migliore. Oppure aggiungerlo a tutto il barattolo: in questo caso avrà molto inchiostro leggermente più diluito che, in teoria, dura più dell’inchiostro denso. Tenga conto che il diluente lento, in questo modo, le rallenta l’essiccazione di tutto il barattolo d’inchiostro, anche se in piccola misura. Franco Ratto
Stampa bicchieri usa e getta
Giuseppe , Cagliari
Se si riferisce all’inchiostro, va benissimo un inchiostro vinilico, opaco o lucido a piacere, come i nostri Quasar Serimat (opaco) e Quasar Serigloss (lucido). Se si riferisce all’attrezzatura, per picccole quantità può essere sufficiente un piano di stampa manuale con un supporto autocostruito sagomato come l’interno del bicchiere, su cui appoggiare il bicchiere stesso. Questo sistema è valido se lo svilupo della decorazione è veramente limitato. Addirittura possono essere utili i telai per cappellini (di lamiera flessibile) montati sull’apposita basetta manuale per la stampa di cappellini. In alternativa si può stampare con la macchina tampografica. Se, invece, lo sviluppo del decoro è notevole, allora occorre una macchina semiautomatica che consenta la rotazione del bicchiere, come il modello SerTec S.1.300, da noi commercilaizzata. Franco Ratto
Come serigrafare su vinilpelle
Paolo, Ischia
Sì, certamente. Per il vinile va bene un normale inchiostro vinilico, lucido o opaco, come i nostri Quasar Serimat (opaco) e Quasar Serigloss (lucido). Per altri tessuti sintetici si può eventualmente usare un inchiostro per nylon. In ogni caso il risultato è duraturo, con ragionevole resistenza all’abrasione prolungata. Per lavorare artigianalmente, ma bene, le occorrerebbe un banco di stampa manuale, che le consenta di alzare e abbassare il telaio sulla copertina, tenuta distesa su un supporto in legno autocostruito. Franco Ratto
Inchiostri serigrafici inodori
o quasi anche se sono sicuro che sia impossibile! grazie e cordiali saluti
antonio, savona
Negli ultimi anni gli inchiostri a base solvente di alcuni produttori hanno subito un’evoluzione notevole, specialmente dal punto di vista della sicurezza di utilizzo e della salute dell’operatore.
Ci sentiamo di affermare che gli inchiostri vinilici Serigloss e Serimat, da noi commercializzati, hanno un bassissimo impatto sull’ambiente e quindi sull’operatore. Anche l’odore rilasciato è bassissimo, molto inferiore a quello di altri inchiostri per pari applicazioni, progettati anni addietro e tutt’ora in commercio. Credo che l’unico sistema per sincerarsene sia la verifica diretta.
Inchiostro e banco da stampa su cassette per vino in legno
Cristina, Torino
Dipende se intendete serigrafare la cassetta già confezionata oppure, come fanno i più, le tavolette e i pannelli prima di tagliarli e assemblarli per comporre la cassetta. In questo secondo caso va bene una macchina manuale, semiautomatica, o automatica piana: dipende solo dai quantitativi che prevedete di stampare. Noi commercializziamo tutti questi tipi di macchine.
Se, invece, volete personalizzare volta a volta minimi quantitativi di cassette già pronte, occorre una macchina piana, a funzionamento pneumatico o elettrico, con il piano di stampa abbassabile. Abbiamo anche questo tipo di macchine.
Per quanto riguarda gli inchiostri: sul legno non verniciato dà ottimi risultati il Serimat, con essiccazione a temperatura ambiente.
Inchiostro adatto alla stampa su polipropilene
Cristina, Roma
Il PPL è un materiale difficile da stampare in quanto ha una tensione superficiale bassa.
L’inchiostro adatto è il Seriprop, che trova sul sito a questa pagina.
Può essere necessario stendere sul materiale, prima di stampare, l’apposito liquido Promotore di adesione, disponibile anche in bomboletta spray.
Come stampare su moquette e tappeti
Sono un posatore di moquette e sto cercando una macchina per la stampa su tappeti e zerbini. Volevo sapere se l’avete ed il prezzo e se eventualmente esiste anche qualche cosa che sia in grado, attraverso un telaio, di creare direttamente lo zerbino con il disegno preimpostato. Scusate la poca chiarezza ma non ho mai visto come siano effettivamente queste macchine e sto cercando informazioni perchè interessato all’acquisto.
Le occorre un normale banco manuale di dimensioni adatte al formato che intende stampare. Trova i banchi manuali di tutte le dimensioni, a questa pagina del sito.
L’inchiostro adatto a questo tipo di stampa è il Nyloflex, da stampare con telaio a 15 fili/cm. Per coprire bene occorre passare più volte con la racla, bagnato su bagnato.
Cosa serve per stampare un logo su astucci di nylon
Andrea, Cuneo